Pubblicato il 06/08/2009 10:21:41
“ Rizié il Cavatore ”
Per ritrovarti inseguo la via bianca e serpeggiante a tagliare come un coltello impalpabile la roccia che si alza e va a toccare il cielo
Si arrampica il cartiglio impolverato ed io – la gola bianca offerta – il capo rovesciato appena a cogliere quel movimento che ti ha lasciato al mondo ricordo immacolato
Salgo e la via si fa più stretta ma poi un respiro improvviso e ti ritrovo immoto immortale stretto avvinghiato a quella corda che non t’ha salvato e il libro aperto sbiadito di parole a dire al mondo silenzioso il clamore della vita che hai lasciato
Accarezzo il basamento e guardo su - il marmo che hai amato- aggrapparsi come una mano bianca al cielo e salgo mi immergo in questo mare rovesciato e cristallino
Odo le voci dei miei avi e il grido di dolore mi frantuma il cuore come il cristallo di quarzo sbriciola la roccia
Respiro il silenzio del tempo nel tramonto e il dorato lucore abbraccia d’un abbraccio immacolato come una chiesa la tua cava la mia cava sacra
C’eran punciotti tra i miei giochi nel cortile da bambina e i botti delle mine le sirene e poi il silenzio dei singhiozzi e le storie le nottate e il taglio al verso e il contro in testa il difetto e il finimento la sugna per pulire gli scarponi e la pioggia la neve e il gelo e tu contadino di montagne a coglier l’acqua a coltivar la roccia e il duro grano bianco
Quanti raccolti frantumati quante stagioni perse e tagli presi senza domeniche nè feste e mio fratello - il bagascio – a spalar rena
Vedo lontano l’oro del cielo sciogliersi nel mare e l’ombra dondolante di mio padre arrampicarsi sulla vetta Non si è perdonato mai gli anni che non ti ha vissuto accanto ti sei portato via di lui anche i rari sorrisi
Pure in questa famiglia di donne gli uomini hanno indicato la via che sale stretta e silenziosa e bianca e dato amore infinito alla cava forse perchè anche la cava è una femmina : bella enigmatica feconda capricciosa ed infedele come potresti non amarla ?
Franca Dusca Petacchi
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