Mezzogiorno dell’animo: l’essenza nuova del vivere
È in uscita la nuova silloge poetica di Enrico Pietrangeli edita con la CLEUP di Padova e dal titolo “Mezzogiorno dell'animo”. La raccolta si suddivide in dodici sezioni compiendo un ciclo sul dolore con testi perlopiù compilati a partire dall'epilogo di un altro ciclo, quello della scorsa rassegna estiva di poesia e bicicletta denominata CicloInVersoRoMagna 2011, manifestazione da cui prende spunto lo stesso incipit del libro e che, per il secondo anno consecutivo, ha visto l’autore operare a fianco di Gloria Scarperia insieme ad altri alternatisi. A seguire viene riportata una nota critica al testo realizzata da Dante Maffia.
Enrico Pietrangeli è un poeta appartato che osserva di continuo ciò che accade nel mondo, attorno a sé e dentro di sé senza gridare e senza sbracciarsi, convinto che la poesia sia un momento talmente individuale da dover escludere sempre il principio del confronto sincopato. Egli macera gioie e dolori in un crogiuolo di sentimenti che lo rendono prezioso spettatore-interprete di una sensibilità molto particolare e suggestiva.
Questo libro ha qualcosa di intrigante e di sfuggente, qualcosa di angelico e di diabolico, ovviamente non in lotta tra loro, ma quasi in combutta, come se da un dialogo inedito dovesse scaturire l’essenza nuova del vivere.
I versi – interrotti da un breve racconto - sono scanditi in vibrazioni che illuminano aspetti impensati di una realtà interiore che ha necessità di canto e di preghiera. E infatti ci sono momenti di invocazione che squarciano il senso e lo fanno deflagrare e lo ricompongono per fare in modo che la verità non si nasconda e non recrimini.
Della poesia di Enrico Pietrangeli piace la semplicità, quel modo diretto di dire le cose senza confonderle con eccessi di metafore o di metonimie, con accensioni esagerate di motti filosofici o pseudo tali. La sua necessità è quella di chiarire innanzi tutto a se stesso il fluire del tempo, del vivere e del morire.
Al fondo c’è il fuoco dell’amore che si spande su ogni frase, direi su ogni parola, per trovare quella parte di se stessi che a volte si perde nei meandri del pensiero. Perché Enrico è uno che pensa e sogna, e che è capace di scendere nell’inferno per risalire non dico purificato, ma alleggerito di quel qualcosa che pesava nel rapporto con l’umano e con il divino.
Credo che addirittura ci sia una punta di essoterismo in quel che Enrico scrive, una punta di filosofia che si apre a ventaglio sui problemi dell’essere. Ecco perché il libro è compatto e ben delineato, libero da interferenze liriche azzardate e lontano da approssimazioni genericamente teologiche. Il poeta ha consapevolezza del peso della parola e la adopra con oculatezza per non dire parsimonia e di conseguenza il suo dettato appare denso di umori, con grumi irrisolti ma anche con domande senza risposte, con necessità di riscontri.
In un mondo ormai privo di serietà mi sembra che questa tensione etica di Enrico sia un balsamo che fa bene sperare.
Nota di Dante Maffìa
Scheda Libro:
Titolo: Mezzogiorno dell’animo
Autore: Enrico Pietrangeli
Genere: Poesia
Editore: CLEUP – novembre 2011
ISBN: 978 88 6129 775 3
Pagg. 100 - Euro 12,00
Estratto dal libro:
Dio
Dio è regista nel libero arbitrio, mentre
l’uomo, tra il falso e il vero, è artefice.
Dio redige la sceneggiatura più completa,
volta all’Amore predisponendo evenienza.
Dio, nella Gloria, è Verità del cuore,
perfetto Amore, dell’accadimento
si fa congegno all’ombra dell’agnello.
[tratto da Mezzogiorno dell’animo – diritti depositati – CLEUP – Enrico Pietrangeli – 2011]
Nota biografica:
Enrico Pietrangeli, autore della raccolta di poesie Di amore, di morte, pubblicata in versione cartacea (Teseo editore - 2000) e in elettronica (Kult Virtual Press - 2002), collabora con giornali e riviste da diversi anni ed è giornalista pubblicista. Presente sulla scena romana della poesia sin dagli anni Ottanta, ha curato anche rassegne e spettacoli come Poesia da Bruciare, Sicilia Poetry Bike, CicloPoEtica 2010, Nettuno Fiera di Poesia 2010 e CicloInVersoRoMagna 2011. Attraverso la traduzione poetica, si è dedicato all'opera di alcuni autori poco conosciuti. Ha ripubblicato il suo romanzo d’esordio In un tempo andato con biglietto di ritorno (Proposte Editoriali – 2005) con una seconda edizione in elettronica (Kult Virtual Press - 2007) e un’ulteriore silloge poetica dal titolo Ad Istanbul, tra pubbliche intimità (Il Foglio - 2007).
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