Pubblicato il 01/02/2020 16:27:45
Napoli. Rai Tre ha dedicato uno spazio di TGR Petrarca del 01/02/2020, a Crescenzo Invigorito, operaio/scrittore, laureato in giurisprudenza e al suo alter ego Charles Krevigoskji.. Strano miscuglio di dolcezza e crudezza, questo scrittore elabora poesie dolcissime che contrastano con romanzi di stile Bukowskiano e racconti per bambini. Una persona che dice, da operaio: -“Anche se il lunedì spaventa dobbiamo stabilire e credere, con ostinato ottimismo, che esso, come tutti i giorni della settimana, ci è stato dato per poterlo vivere!”- Ha pubblicato: “L’enorme uccello rosso”, una raccolta di racconti, Bukowski in Italia”, Editore: Noubs, Collana: Babele, nel febbraio 2015. Trama del libro: “Racconti irriverenti, che richiamano quelli di Charles Bukowski, in cui il protagonista, uno scrittore apatico e sessualmente insaziabile, guarda con spietata lucidità la società umana e ne scolpisce la profonda ipocrisia, l'avidità, la mancanza di voglia di vivere. Con umorismo e sarcastico spirito di denuncia narrando le gesta epiche e grottesche e le performance sessuali di un gruppo di amici con il pallino dell'arte e la sbronza facile. La prefazione è dell'attore e umorista e pittore Remo Remotti”. “Ero uscito dal lager del posto di lavoro con la mia tuta sporca da operaiaccio quando vidi di fronte a me, sospeso nel cielo, stagliarsi, come per magia, un grande uccello rosso con una testa enorme. Lo so, lo so a cosa state pensando, da me ve lo sareste aspettato. Ma vi dico subito che non era un cazzo gigante che svolazzava su per il cielo come un pallone aerostatico. (…)”- Oltre a due volumi di poesia in cui l’autore sembra esprimersi in modo più romantico:- “SARAI CON ME /Sarai con me,a seguirmi/ come il fiume nella/ forma del greto./Verrai con me,tu argilla/che scivoli nella forma/di tutte le cose da/farsi nei tanti giorni/delle nostre vite insieme.”- Suo anche: - “Cartellino felice” (un operaio scrive), un libro che intende riflettere, grazie all’ironia ed a una filosofia personalissima dell’autore, sul concetto di assenteismo. L’autore prova a ricercare, dentro e fuori di sé, qualsiasi stratagemma che gli consenta di non restare imprigionato nel lavoro quotidiano, semplicemente mediante una sorta di “assenteismo mentale”, che gli conceda di “essere altrove”, pur restando al lavoro e “Certe donne ancora con le calze”, Romanzo divertente e grottesco; un autore che rincorre gli editori in un panorama di sciacalli e finisce per innamorarsi della editor, scoprendo che porta ancora le calze di lana della nonna. Definito “Felice connubio tra grafica e letteratura”, pubblicato da “Prospettivaeditrice Lettere 305” firmato da Charles Krevigoskji. -“Erano giornate di noia. Rimanevo ore a guardare fuori il tempo grigio , malato, sventrato dalle nuvole nere, oppure giravo per casa senza sapere che cosa fare eppure avevo una montagna di carte da scrivere o da trascrivere. Migliaia di libri comprati e ancora da leggere. Avevo dato un po’ di mesi prima, un mio manoscritto a John perché lo desse ad una sua amica di cui mi aveva parlato per farlo editare.(…)”- Il libro parla di come il sentimento amoroso possa esplicarsi in modi differenti e in questo caso esprimersi come uno scrittore squattrinato e piuttosto dedito al bere, che si ritrova di colpo innamorato di una donna all'antica che veste ancora le calze della nonna. “Tra mille grottesche e divertenti avventure, a tratti anche romantiche, con l'improvviso e insperato successo,quando lei si è finalmente innamorata di lui, prende la via della fuga!” Ma chi è Charles Krevigoskji, per Crescenzo Invigorito ? Uno scrittore che ricorda Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., il quale usava a sua volta uno pseudonimo, quello di Henry Chinaski. Dissacratore e ironico poeta e scrittore statunitense di origine Russa. Il nostro scrittore che movimenta le periferie con la sua volontà di riscossa, si dice “esule”, attribuendosi questo aggettivo in quanto afferma di essere “proprio solo contro tutti”, si presenta quale “oriundo da un paese sconosciuto”, e aggiunge di ricordare poco della sua vita già trascorsa, convinto che “forse sia meglio così.” Bianca Fasano
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