Pubblicato il 02/08/2009 14:37:18
Un larva di determinazione nello spazio limitato del grembo ci rende artefici di una scelta: il tempo è un’astrazione eppure lo gestiamo, decidendo di nascere, giocando con il si e il no e il quando e se lo decidiamo. E lo stupore negli occhi innocenti cresce di pari passo con lo sgomento dell’uomo che sulla sua pelle riconosce una nuova percezione che presto imparerà a misurare. Scorre, senza tregua e trascina lungo una linea orizzontale, non si addomestica, non accelera e non rallenta, si fa segnare ma a noi nessun potere decisionale. E il grido del neonato riecheggerà per tutto il suo percorso rettilineo come un eco in un tunnel senza fine a cui fine porrà un meteorite caduto dall’alto di un cielo bugiardo.
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