Ho seminato un campo di grano
per vederne i frutti turgidi e sodi,
piegarsi al vento,
e in quell'ondeggiare
volevo ritrovare la vita.
Che ne è stato della tua
figura agile e flessuosa,
che rivedo proiezione di me stessa,
cavalcare onde amorose
dal sapore salmastro,
tra riso e pianto,
con un degnissimo cuore da salvare,
il tuo.
Forse sono con te,
sotto tutti quegli strati di terra,
sento il freddo contatto della pelle
con quella misera nudità,
sento freddo dentro,
sento la rigidità della tua morte
e la sento in me.
Chissà che fine
farà la mia anima
che poi così brutta non è...
Forse raggiungerà la tua
ed insieme viaggeranno
ancora per le città del mondo,
si commuoveranno per un opera di Verdi
e assorbiranno tutti i colori
dell'arcobaleno per farsi più belle.
Mi hai insegnato ad amare l'azzurro
e mi sono rivestita di chilometri
di stoffa azzurra, nella mia vita.
Il nero l'ho scelto poi io,
per ribellione, tu dicevi.
Ma in quel giorno maledetto
il nero era d'obbligo.
Ho rivestito il mio ed il tuo
corpo di nero,
dimentica di quell'azzurro
che tanto amavi
e che era il colore dei tuoi occhi.
I tuoi occhi non esistono più.
Erano così splendenti e sognanti
nei tuoi agili vent'anni.
Vecchie fotografie
ti ritraggono una bellezza da cinema:
denti candidi,capelli lunghi e vaporosi,
straordinariamente biondi,
il corpo snello e slanciato.
Avrei potuto essere tua figlia.
Dovevo essere tua figlia,
così ti avrei capito meglio.
Eppure quanta meravigliosa
sensibilita mi hai tramandato
e a quante cose mi hai
aperto la mente!
Sei stata la mia prima maestra
di vita e di scuola.
Mi hai trasmesso la voglia di viaggiare
e d'incantarmi davanti
alla vera grande bellezza.
Portavo i calzettoni
sotto la gonna scozzese
ed il capottino a redingote,
le guancie morbide e paffute
dell'infanzia
che già mi aggiravo
con te per musei,al foyer di un teatro
o ad una mostra d'arte.
Abbiamo macinato chilometri
su treni o autobus granturismo,
con la sete di conoscere.
Ero la bambina prodigio
da educare,
interessare,
nutrire e curare
come un uccellino
prima di spiccare il volo.
Il volo prima o poi l'ho spiccato,
senza te.....
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