Pubblicato il 27/07/2009 22:44:57
Ombre divaricate come compassi, in un cerchio perfetto, segnano il punto preciso del non incontro di due rette. Vola un gabbiano distratto portando nel becco un fiore reciso. Sono indecisi i miei passi ma infine cammino d’istinto. Non conosco l’inerzia, muovo prudente da dentro e raccolgo folate di vento. Non corro, sfilo piano ma veloce mi spoglio di inutili e vecchi fardelli, aspettando il germoglio. E non vorrei fermarmi davanti ad un sepolcro, costretta a ricoprire di terra i resti di una debole pianta che supplica di riposare in pace.
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