«Ave Maria...». Nel buio di una notte
disperata riaffiorano alle labbra
quelle parole antiche. Mio fratello,
il corpo abbandonato sopra il bianco
delle lenzuola, vinto per un poco
dal sonno, in una stanza di ospedale,
mi appare così fragile ed inerme
che ad un tratto rivedo il piccolino,
di poco a me minore, che nei giochi
con le gambette incerte mi seguiva.
«Ave Maria, sia benedetto il frutto
del ventre tuo... Aiutaci nell'ora
della morte...». Disperde le parole
vane la notte e il giungere del giorno
col suo carico nuovo di dolore
per sempre gela in petto la preghiera.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Silvia Rizzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.