Pubblicato il 11/03/2014 09:28:57
Le tue notti
impastate di dolori,
trascinavano i loro
gonfi piedi come i vecchi
gottosi sgraditi a tutti.
Il mattino ti coglieva
con l'anima arruffata
e il fegato ogni giorno
di più implacabile nemico
del tuo sperare.
Ora il tuo ricordo
profuma di incenso
e menta per molti,
ma non per me.
Mi sono abbeverata
quasi ogni giorno
all'acqua amara
che ti scendeva
dall'anima senza
far rumore.
Per non disturbare.
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