Pubblicato il 22/02/2014 14:13:02
Splende nella memoria un giorno d' oro dove il cuore si rifugia e trova dolce ristoro.
Poco importa se il cielo in una scura nuvolaglia è crucciato e a piena voce canta la pioggia. Il ricordo teneramente fluisce in sussurrante roggia.
Solenni le campane rintoccavano la Pasqua per Firenze in un'eco che si perdeva senza fine.
Dal sagrato ammirammo in un silenzio commosso d'emozione l'abbraccio senza pari delle colline.
Era indulgente compagna la pioggia a San Miniato.
Una carezza di stille d'argento benedì il nostro bacio.
Come vedi, amore, nel respiro della nostalgia ho tutto ricordato!
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