Sveglia impietosa
E' già arduo uscire, al mattino, dalle coltri
morbide e calde
con la sveglia impietosa che urla
il ritorno al dovere,
ma quando poi in quel nuovo
pezzetto di vita, dono del Creatore
da impiegare al meglio,
i primi volti che incontri sono
volti amareggiati, scontrosi, cupi,
da voci aspre che ruggiscono
senza motivo alcuno,
ti chiedi la ragione della tua presenza
lì in quel momento, strappo definitivo
ai sogni con Morfeo.
Impresa al limite dell'umana sopportazione
giungere al termine della giornata
senza colpo ferire,
agognando tornare al dolce torpore
del sonno, alle coltri protettive e sicure
al corpo avvolte come ad un feto
raggomitolato nel ventre placentato
d'amor di madre.
Abbandonare quel rifugio talare,quando
Morfeo stenta ad allentare
il suo braccio tentatore,
è darsi alla vita ogni volta, quasi
come lasciare il ventre d'amor di madre
e gettarsi nel mondo la prima volta.
Quando al mattino incontri sorrisi
ringrazi la sveglia impietosa che urla,
gioia e serenità che ti pervadono
ricordo indelebile del sorriso ancestrale
rassicurante, vitale, d'amor di madre.
E, fiduciosa, piena, l'esistenza va a cominciare.
( Gennaio 2014 )
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosa Maria Melchionda, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.