Pubblicato il 03/07/2009 19:59:17
Ti baciai sotto un albero sazio di primavere con le labbra impazzite come uno sciame d'api stanate da esperti agricoltori. Spazzavo via ricordi stonati irose incomprensioni e arrossivo di gioia fra rami di mimosa piombati in grembo alla luna. Dio vide che era cosa buona il piacere di una donna innamorata. Ragionammo poco sole le bocche inghiottirono segreti. Ora è diverso... Parliamo molto parliamo spesso parliamo d'altro più non ci baciamo.
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