L'astuzia del conato ad aprir la bocca
la svolta di lato palinsesto per un'altra volta
fradicia la costatazione amichevole
di pessimistiche strafottenze:
rendi l'anima al lungofiume
prima che il ghigno del canale ti procuri la salvezza!
Si svela con la sua solita grazia
la schiena tua domestica
piegata dalla forza e dalla dolcezza del primo abbandono
tortura le tue labbra perchè i preliminari vengano al dunque
dopo i canti rochi dei fachiri d'altre gole
e sponde e anse a cospirar nel letto
e cascate di piogge a scrosci a fiato corto
il polline per il vento
il buio per la notte
tutte le stazioni che ci vedranno partire
nonostante i binari interrotti
direzioni diverse
l'avvenire in una goccia
la ragione che si perde
a servire altre corti
e in mente lo stesso scopo
che ci ha fatti morire
prima che scoprissimo il segreto di una vita
senza corpi a corpo.
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