Della casa, questo sordido infinire
ho affaccio alla continuità di piane e alture
con gli spezzettamenti verde al grigio desertificante
e fitti/minuscoli/rossastri/aguzzi/agglomerati
dove ti viene in mente l'intentato
che presto rientri
Mia madre alla domenica ci tiene
in una tasca ha tutto e canta e sa stupirsi
ancora che il fuoco le brucia e la memoria le salta
a tutti i costi chiede una carezza dai suoi anni
ora alla barba ho sotto gli occhi più bugiarda
dicendole quell'unico importante si
-adesso vado-
Il piccolo sentiero di Rosalba questo ha la realtà
un silenzio che ammonisci un silenzio che scegli
la pietra dove gli è sotto, l'angolo dove gli è dietro
tra i cespi il vitigno gli ulivi il frutteto i fiori
con l'aria punta dall'azzurro fuoriuscito dai comignoli
legna che fu che arde e asciuga
Rosalba te la aspetti
tutti figli suoi i suoi capelli raccolto le forze
nelle mani su pasta e una ciocca fuggita al sudore
da riportare più lontana del lontano
ora lasciandola dov'è assieme alle ecchimosi
che procura chi trascina
Al ritorno il silenzio tramuta in oro mangiando
che mia madre somministra uno alla volta
un silenzio breve, spezzato da risa
che pure oggi te l'abbiamo fatta, maledetta
inumana solitudine.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Alessandro Martino, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.