Pubblicato il 23/06/2009 18:23:15
Tra le pagine bianche di desideri inespressi, ho raccolto una foglia, risparmiata dal vento. Un soffio di vita in un tempo lontano aveva irradiato nelle flebili vene una linfa d’inchiostro nascosta ben bene nel doppio circuito di pianto e respiro. E ad ogni pensiero oscurato dal male, ad ogni sorriso che segue a un sospiro, si scioglie in un fluido di nero di seppia vischioso e invisibile perfino a me stessa. Trasformo ogni goccia in cristalli di quarzo, attenta a non perdere neppure un riflesso ed ascolto i suoi suoni vibranti ed austeri che segnano il verso indicando sentieri. E i miei tratti leggeri, di pennelli e matite, i disegni essenziali su tavolozze di cera, danno corpo a pensieri di scienza e coscienza interposti tra i vuoti di mancate assonanze.
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