“GEMME”
Contro ogni spazio, contro tenerezze
corre il pensiero della solitudine:
l’inerme congegno è un velato dirupo
che gioca negli abbagli, ed accarezza
un sospetto infinito, nell’attimo
per frivola commedia.
E le parole gettate in lontananze,
inermi strategie degli abbagli.
Vedemmo il cobalto nel fondo degli abissi,
e coriandoli in fila di lampare,
aspettando ritorni nel candore
che incastra le architravi
e sconvolge silenzi.
Lento il rumore dei passi oggi riporta
qui sulla riva l’unico addio che demmo
alle ingenue rinunce,
alle terribili, identiche parole giornaliere
che in vertigini eguali
hanno il colore delle gemme.
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Antonio Spagnuolo
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