Un falco scintillante
nel cunicolo di cielo
entrò per fare un canto
Con lo schianto d’uno strumento strano
là, dove il mondo incominciò, credevi
di bucare le montagne con le mani
Con le mani sporche scavavi lungo i fianchi
d'angoscia, a caccia d’impossibile reale
L’illecito volar di maggio nell’esistenza
e lastre detriti, foglie latte zolle : erbe pressate
alla fine dell’estate quante volte
E tante volte esiste un tempo, un luogo
esiste che la cicala perde il vizio di cantare
che fa il silenzio di formica, fa l’inverno
Esiste un senso… e ora
Lasciami dormire lentamente per Natale
Sarò con gli alberi a leggere le tue poesie
le tengo strette nelle mani, adesso che ti scrivo,
impregnate di dolore appena fatto
Assieme all’oro antico delle tue mailArt
è vero, non ci sarà mai un altro giorno
come questo. Sicuramente i colori-
se custodisci il tempo- ancora
li puoi incontrare per il vortice del fiato
per la forza di tutti gli alberi
che sfuggono i tempi
In splendidi Vuoti..
Ti manderò a dire con la sera
di quali doni mi avranno innamorata
su quale ramo
la realtà con l'aria
ha raggiunto il sogno
che chiama amore.
Pablo Picasso, Femme assise au capuchon, 1902
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