Pubblicato il 16/12/2013 19:45:20
La conca azzurra del cielo
abbraccia fredda
il candore delle mie cave
l’infaticabile sudore
che copre l’inverno
e brilla al sole più vicino
là
dove si tocca l’infinito
e l’armonia si veste
del taglio che domani
mani silenziose e voraci
comporranno di forma
e di chiarezza
La conca del silenzio
si spezza
incrinata dai singulti
di perle di diamante
collane di fatica
tra le dita grigie della nebbia
nei giorni perduti
e la polvere bianca s’impasta
nell’acqua che scola
e ancora di bianco
scivola
sulla bancata
E’ sotto il mondo
sopra
soltanto l’universo
e tu
il mio cavatore supremo
che nell’ultimo volo
mi hai lasciato
una carezza bianca
di vento e nostalgia
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franca Dusca Petacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|