Dai, siedi sull'erba
ascolta l'immenso infinito
che brulica intenso di suoni.
La senti la voce ?
E' lieve, sottile, soave
ha note di cielo velate
si spegne ogni tanto e, poi tace.
Riprende, ed ancora ti sfiora
con timbri silvestri e marini.
Tintinni di gocce leggiadre
Din don di campane intonate
che suonano assorte nel bosco
tra i rami dei tigli e dei pini.
Riecheggiano in mare ed in cielo
tra flutti infiniti e nel vento:
son nenie struggenti, lamenti
di nuvole, oppure dell'onde
che danzano dentro le sponde
di cieli e di mari violati.
Sul prato bagnato di brina
che brilla di stelle e di luna
si scioglie una voce argentina.
Ascolta....la senti ?
E' il dolce sussurro dell'erba
che chiama con voce raccolta.
Ti esorta, all'ascolto
dI canti più puri !
Pregnanti di suoni ancestrali
vibranti nell' acqua e nell'aria
di luce di gioia e speranza.
Accorrete!
La terra inquinata e ferita
richiama con voce stremata
ogni uomo alla propria mansione.
Messaggi ignorati da molti
ben troppi gli uditi insensibili
sfuggenti al terrestre richiamo.
Frastornate e stordite le menti
son serrate all'immenso infinito.
Più non odono i suoni del vento
né del mare, neppure del cielo.
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