Esilio rosso
Un esilio rosso
fu il mio:
le urla rimbalzavano su muri di gomma
e tornavano indietro come pugni
sugli occhi.
Un esilio rosso
fu il mio:
di pareti grigie impregnate di fetori sordidi
livide di lerciume fino al midollo.
Un lazzaretto, per la peste della mente.
Un esilio rosso
fu il mio:
di corpi pestati, violentati, sezionati
come quelli di bestie al macello.
Sulla testa, elettrodi...135 volts
Un esilio rosso
fu il mio:
un luogo, dove tutto era predisposto
per farti diventare folle.
Un esilio rosso
fu il mio:
Dove un elettroencefalogramma piatto
confessava che il tuo io era stato azzerato.
Ma un altro, nuovo di zecca, stava per nascere.
Peccato, solamente, che non fosse il tuo.
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