:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 378 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Mon Nov 4 22:14:33 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

E poi ci meravigliamo di averli tra di noi.

Argomento: Società

di Bianca Fasano
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 27/02/2019 11:34:51

COME ARRIVARONO I NERI IN AMERICA. QUANDO ARRIVARONO I COLONIZZATORI IN AFRICA. Il numero in percentuale di cittadini neri degli Stati Uniti è del 13,3 per cento. Certamente meno di quanti saremmo portati a credere. Distinguendo solo tra bianchi e non-bianchi: i non-bianchi sono, invece, il 22,9 per cento della popolazione. Soltanto l’1,2 per cento è di origine nativa americana. Non desidero inoltrami sul fatto che l’America non appartenesse “agli americani”, ma ricordare, invece, come sono arrivati lì i così detti “neri degli Stati Uniti”. Non certamente su barconi semi galleggianti, in cerca di emigrazione, come accade oggi, piuttosto per via della tratta degli schiavi , che viene citata come “Maafa” nella lingua swahili, ovvero “Disastro”, visto che il 15% della merce moriva per disidratazione (bevevano solo mezzo litro d’acqua al giorno) o per le condizioni vorrei dire bestiali (tuttavia gli animali di allevamento, essendo costosi, sono trattati meglio), con cui venivano trasportati. Diversamente da quanto si crede non tutti i cittadini del sud possedevano schiavi e quelli che ne avevano giungevano ad un massimo di 5. Erano pochi gli schiavisti anche tra gli indigeni nord americani. In effetti il cotone prodotto al sud serviva ad accontentare la richiesta del nord (molto più industrializzato) per fabbricare vestiti. Tra quelli anche gli abiti che tornavano al sud per coprire quegli stessi schiavi che raccoglievano il cotone. In maggioranza gli schiavi rapiti erano uomini. Può sembrare strano però Il primo caso di schiavitù legale fu registrato nel 1655 e riguarda un uomo di colore, di nome Anthony Johnson ( di origine angolana ed ex schiavo egli stesso) che vinse una causa per cui costrinse un certo John Casor a servirlo legalmente per sempre come proprio padrone. Entrambi gli uomini erano neri. Brutto da ricordare che tra le donne schiave, alcune venivano spedite nei bordelli (una prostituta su tre nel far west era una schiava), mentre gli uomini finivano nelle piantagioni di tabacco, zucchero e cotone oppure ottenevano ruoli nella cura della casa o come compagni dei propri padroni ed i più fortunati ed intelligenti divenivano sovrintendenti delle piantagioni e (come accadeva nei lager nazisti coi Kapò), acquisivano il potere di picchiare altri schiavi se lo ritenevano necessario. Come sempre, quando si vuole far del male ad una “razza” si tendeva a “deumanizzare” il gruppo etnico, a livello di animali, allo scopo di far sentire i colonialisti in pace con la loro coscienza. La popolazione oppressa più di una volta tenterà di ribellarsi con estrema rabbia e con ferocia e tra queste ricordiamo la ribellione del 21 agosto 1831 in cui Nat Turne (un predicatore religioso capace di leggere e scrivere), guidò la rivolta degli schiavi della contea di Southampton durante la quale passò casa per casa ammazzando tutti i bianchi (donne e bambini compresi) e liberando gli schiavi fino a raggiungere un totale di 70 neri liberati e 60 persone uccise. Fermati dalla milizia, le condizioni di vita degli schiavi divennero ancora più brutte, per cui molti schiavi non si sollevarono più ma lottarono rifiutando la disumanizzazione e formando famiglie. Piccoli nuclei familiari in cui sentirsi al sicuro e fieri, che spesso erano divisi con la vendita dei bambini o dei genitori ad altre piantagioni. Non voglio descrivere tutte le fasi che vanno dall’epoca della schiavitù, ossia dal 1641, con la prima legge che permette la proprietà sui neri a Boston, fino al 1865 con la dichiarazione di emancipazione post guerra civile. Certamente però occorre ricordare che la questione divise gli Stati Uniti finché si giunse al la nascita degli Stati Confederati d’America il 1861, i quali dichiararono la secessione dall’Unione e diedero così luogo alla Guerra Civile Americana. Condusse alla morte di 620’000 persone (un numero enorme), e al “tredicesimo emendamento” da parte di Lincoln, e quindi la schiavitù fu finalmente abolita, ma il sentiero per l’uguaglianza sarebbe stato ancora lungo passando per la segregazione razziale che separava i bianchi dai neri in ogni spazio della vita quotidiana. Bagni, pullman, scuole, chiese. Anche nel nord la segregazione separava la società in due colori. Si formeranno diversi movimenti dei neri per i propri diritti come il NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) nel 1909 e il SCLC (Southern Christian Leadership Conference) del dottor Martin Luther King nel 1957. Veniamo ad oggi. Fermo restando che i neri d’America non sono giunti su quelle sponde per loro volontà occorre ricordare che non c’è stato un posto dell’Africa che non sia stato colonizzato. La colonizzazione dell’Africa da parte delle nazioni europee, parte dall'XI secolo circa, fino a raggiungere il proprio apice nella seconda metà del XIX secolo. Il suo territorio fu letteralmente spartito da Francia e Gran Bretagna e, in misura minore, Germania, Portogallo, Italia, Belgio e Spagna. Si ebbe quindi prima il colonialismo commerciale e poi il così detto colonialismo moderno. Occorre dire a testa bassa che soltanto in alcuni casi la presenza europea in Africa portò ad un miglioramento delle regioni occupate, per esempio attraverso la costruzione di infrastrutture, quali strade, ponti, ospedali, scuole, tribunali ed altro. Purtroppo nei luoghi in cui si fissarono le comunità di origine europea (l’esempio più rappresentativo è il Sudafrica) la popolazione locale fu in linea di massima separata dai bianchi sia politicamente sia economicamente. Infine: ci meravigliamo di vederli da noi? Bianca Fasano.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Bianca Fasano, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Bianca Fasano, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Letteratura ] Claudio Elliott, autore per ragazzi (Pubblicato il 12/11/2024 15:08:25 - visite: 57) »

:: [ Ecologia ] Quando compriamo le uova, non facciamo i polli! (Pubblicato il 02/11/2024 13:45:21 - visite: 170) »

:: [ Società ] Facebook: il potere sugli utenti, le illusioni e i timori (Pubblicato il 28/10/2024 00:16:44 - visite: 141) »

:: [ Società ] Siamo diventati tutti criminologi. (Pubblicato il 25/10/2024 20:36:37 - visite: 58) »

:: [ Società ] Uomini: non siamo più all’età della pietra (Pubblicato il 18/10/2024 13:04:28 - visite: 74) »

:: [ Letteratura ] Sul mercato librario L’Angelo della mente Salvatore Esposito (Pubblicato il 08/10/2024 17:12:35 - visite: 93) »

:: [ Società ] Perché gli infanticidi oggi? (Pubblicato il 27/09/2024 16:26:37 - visite: 91) »

:: [ Arte ] Mostra personale di Carmine Meraviglia (Pubblicato il 26/09/2024 17:47:02 - visite: 138) »

:: [ Letteratura ] La foresta di Maivista e i suoi racconti (Pubblicato il 29/07/2024 23:08:20 - visite: 113) »

:: [ Società ] Il Chiosco dei fiori di Francesco, Antonio e Roberto (Pubblicato il 29/07/2024 23:00:30 - visite: 94) »