Pubblicato il 06/11/2013 18:28:36
Mi scalderò le mani tra le ginocchia gonfie e correrò senza fermarmi in questa notte buia per riprendermi la luna. E’ lì che aspetta d’essere trovata nascosta in una nebulosa planetaria sepolta sotto i detriti di una stella che non sa più indicare direzioni. Intorno a lei piangono le sorelle tutte inguantate come a un matrimonio aspettano da secoli lo sposo che vaga nel cielo in cerca del perdono. Il mio vestito non è di cerimonia - fatto di garza e giunco il suo tessuto - al sole presto si scolora. Divento sposa anch’io al mattino ma sul calar del sole torno soldato e imbraccio il mio fucile per colpire il centro esatto del bersaglio di quello che è principio e fine.
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