Pubblicato il 04/11/2013 20:41:09
Ecco l’aurora amara di un nuovo anniversario
ora che io soltanto
mi attardo sul sentiero solitario.
E ti porto una rosa,
scarlatta come l’amavi,
per il tuo compleanno
ora che per te
si è placato l’umano affanno
e troppo presto da noi compagni di viaggio
ti accomiatavi.
Sulla tua lapide
lascio cadere piano un fiore
nella carezza del ricordo
tra petali d’amore.
E ancora ti rivedo
nel sospiro ventoso d’autunno
che accende la mia nostalgia
in una pioggia di foglie gialle,
ma come il sole di una perduta estate, padre,
il tuo passo è ormai
malinconicamente alle mie spalle.
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