Hanno strappato le ali aiGabbiani
Hanno spezzato le zampe ai cavalli
Hanno spento la nostra voce.
Scintillano mute di disperazione
nei nostri occhi abbassati.
Lampi in un cielo senza tuoni.
Afone galleggiano nell'umor vitreo.
Le nostre parole annegate.
E noi ammutoliti riempiamo
le nostre, eteree tremule mani
Per ritirarle vuote a ciondolare
lungo i nostri fianchi stanchi.
L' odore fetido della paura
c'impregna i vestiti i capelli.
E' una paura liquida appiccicosa
e ci impasta la mente.
Per loro è humus, che fa fiorire
sulle labbra e negli occhi
sorrisi di scherno.
Intanto, evapora la nostra essenza
goccia dopo goccia, fino a salire
in un cielo di piombo,
dove non ci sono spiragli
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