Pubblicato il 26/10/2013 17:30:17
Mesti vanno i miei passi
all’ombra del romanico campanile,
silenti testimoni di un amore antico.
Quieti vanno i miei passi oltre il cancello
segnato dalla ruggine
che parla di lacrime carsiche, rimpianto e solitudine.
Malinconici vanno i miei passi
e si fermano presso il tuo ultimo riposo
ora che l’autunno,
tra i petali desolati,
ti porge l’abbraccio del mio ricordo
nel tramonto mite e rugiadoso.
Nel sorriso sgargiante di un fiore
a sera una rondine soltanto
ti canterà in liberi versi, padre,
di un imperituro amore
nel vento di nostalgia
verso il tempo incantato di quando m’eri accanto
e la tua vita era la radiosa estate della mia.
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