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La morte immaginata

di Ilario Coluccia
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Pubblicato il 24/10/2013 23:47:38

La morte,
assenza totale di un corpo.
La morte,
atto liberatorio dell'anima da dentro un corpo.

Mi recavo alla tomba dei miei defunti
fui colpito dall'odore della riesumazione,
gli sguardi atroci dei parenti,al cimitero giunti
recarono in me tanta abreazione.

Ricordi del passato non tanto lontano
passarono davanti agli occhi miei impietriti
come se avvolgessero la mia mente pian piano,
lasciandomi trasportare nei miei pensieri più tristi.

Passato questo momento
m’incamminai nel viale,
pini alti e grossi,ove le foglie sussurravano un lamento
guardavo intorno a me le foto e mi senti male…

Steso per terra
con sguardo perso nel nulla,
mentre sento il mio corpo che si sotterra;
si avvicinò una fanciulla.

Notai subito il suo volto celestiale
mi sorrise,mi fece alzare in piedi,
tenendomi la mano c’incamminammo nel viale
ero leggero,non sentivo più la terra sotto i piedi.

Il cimitero si riempii di persone passate
ritrovai i miei defunti,
e tutte le persone amate
tutti intorno a me raggiunti.

Di corsa arrivò mia madre
urlava,piangeva,sconvolto il suo viso,
mentre danzavano leggiadre
le anime del paradiso.


In quell’istante iniziai a capire che ero morto.


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