Pubblicato il 13/02/2018 12:41:01
Tra frizzi e lazzi di un Carnevale che relego ai ricordi infantili quando ancora mi piaceva, penso che il vero Carnevale si giochi sulla scena del teatro della vita e nell'ipocrisia di quanti credono di essere super partes. Basti guardare il resoconto di un Festival di Sanremo che ha messo in scena l'ultima farsa di un Favino piangente per i migranti: Voglio poter urlare, voglio poter urlare anche se poi mi sparano addosso. Io non ho voluto deliberatamente vedere il Festival in TV, ma sono molto amareggiata. Il problema è che lo Stato italiano predica bene e razzola male, fingendo che il problema sui migranti sia stato risolto o contenuto e facendolo mettere in scena sul palco dell'Ariston. In verità ha permesso, indirettamente, a dei carnefici in Libia di violentare donne, torturare ragazzi e uomini in una sorta di campi di concentramento alla Gheddafi. Questo significa prendere in giro gli italiani con falsi proclami e pianti in scena. Non concordo con queste sofisticate forme di ipocrisia tutta italiana! Ecco il vero volto del nostro Carnevale!
Accordo Italia-Libia. Oxfam e Borderline Sicilia: Inferno senza fine Da www.redattoresociale.it
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franca Colozzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|