Non mi rinnovo più
passaggi di lato i miei pensieri scolpiti nel vento
che non trovano la porta
bramano il selciato più di quanto non faccia
la corda tesa dell'asfalto
che sempre si dilata per trovare nuovi spazi
a una strada che congiunga il presto col tardi
mi prendi e mi nascondi
nei tuoi amplessi d' apnea
coi polmoni stesi fuori ad asciugare
e il primo bacio di Eva
ancora sul balcone a tener d'occhio la gente che passa
recitare è un'arte che s'impara
basta forse perseveranza nell'abbandono
la statistica riconduce i battiti
ad un numero cospicuo d'impulsi per minuto
garanti del flusso estenuato del liquido
che sia rosso una variante di credito
ma noi non crediamo a tutto
da quando una croce troppo pesante da portare
ha lasciato solchi su una terra troppo fertile
per essere coltivata solo a stucco
la complessità di un discorso da ubriachi
la si calcola in base ai bicchieri da sventolare
vessilli profetici di altri più remoti candori
e i passi claudicanti appannaggio di astuti simulatori
di voli mai spiccati
guarda le tue guance sembrano quelle dei criceti
stipate di provviste per un inverno
assorbito in fretta dal riscaldamento centralizzato
di una casa troppo vuota senza di te
per far venire voglia di cibo
e lo stomaco si chiude
e mi accendo la sigaretta al contrario
prendendo tempo a che si adempia
al mio prossimo riscatto
fammi veder le stelle
baciami ad occhi chiusi
prendimi a calci
dissipa le nubi
fammi del male
non essere cordiale
svuotami il cranio
prendi la mira
sdraiati accanto a me
un tetto ci sarebbe d'impaccio
per berci le nuvole
ho dato credito ad un sogno giovane
rischiando che l'universo si svelasse in un tuo gioco di gambe
giunchi senza fitte alle pieghe del tempo
che come polvere si posa
e siamo noi i bersagli
la deriva delle frasi sedotte
dall'irresponsabile verso della freccia
fa la tartaruga così veloce nella teoria di Zenone
da non temere di essere preda
di cospirazioni senza riguardo per il guscio delle cose
altrove troveremo le risposte
alle domande più frequenti
i dati di fatto inossidabili fino ad ora
faranno i conti con la ruggine
prodotta da intuizioni senza ritegno
ah respiro
una boccata d'aria presa direttamente dai tuoi fianchi
Eva che fai? perchè non rispondi?
tremi un po' poi sorridi
e canti una canzone di tanti anni fa
il resto si frantuma in tanti piccoli miraggi
al sapor della tua bocca.
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