Pubblicato il 31/05/2009 10:40:24
Non vedo il silenzio, quando sono in te, ascolto colori che si srotolano leggeri come tappeti e un’onda increspata che rilascia lucciole d’oro nella placida risacca. E sono sabbia, allora, e mi lascio trasportare dalla riva al mare e dall’oceano fino all’abisso diventando acqua da bere. Sono sorgente di montagna senza argini nè sponde dove scorrono lingue di fuoco. E mi divori, con voracità e ferocia, assetato di linfa vitale. Sono albero ora, innalzerò i rami fino al cielo offrendo ombra e riparo ai tuoi occhi felici e stanchi. Le tue mani delicate e dolci, come pioggia di rugiada all’alba, potranno accarezzare le mie foglie.
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