Pubblicato il 12/09/2013 15:10:02
Si fa il vuoto negli orecchi e intorno nero d’ossidiana salire rapidi la cima Eppure m’inoltro adagio- dopo il primo fiato Ad occhi chiusi le palpebre nell’esistenza Aperte. Cercando il quadrifoglio Nel prato della medica vive il movimento Di raccogliere a mazzetti, riparare con il verde Le fessure della pelle a nutrimento Quattrofoglie in fila, da una mano all'altra, ritrovate Fino a inumidirle sulla bocca gli occhi chiari Brillano come sole vivono Di nuovo È limpido l’ll lontano ora al centro di ogni cosa fuoriesce amore È un niente da quassù dimenticarsi il mare prima della vista vedi
una melagrana vacilla nella paglia di fronte a tanta possibilità liberando un occhio si spalanca da sè
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