Pubblicato il 27/05/2009 10:08:05
Così mi chiamasti con voce piana e tenera come quel prato gonfio di una primavera mai incontrata. Portavi un pacco dall'iquieto Nord che incontra Roma solo per affari. Ma quando rifiutai ben trentanove centesimi di resto gli occhi di mite agnello sorrisero e mormorasti, "Lei è molto buonissima". Io provai vergogna del mio cervello flessibile del cuore inspessito lui sconparve felice che l'avessi soltanto guardato.
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