E' sconvolgente
indecente
avvilente
e deprimente
sentirsi dire
o capire
di essere o valere
meno di niente
e sebbene anche il poco
o il nulla, come in un gioco,
ha una sua dignità
un suo fascino
e vive in una sua realtà
di riservatezza e povertà,
ha i suoi alti e bassi,
le sue frenate, i suoi sorpassi
e nella caotica girandola del quotidiano
anche nel momento in cui uno ti dà una mano
si fa il vuoto intorno, tutto diventa evanescente,
è uno stato intermedio fra il cosciente e l' incosciente
e ci si rifugia immancabilmente all' interno
di quel nulla che pare sempiterno
ma è un nulla variopinto e pieno di buone persone,
cose, situazioni, animali, è una condizione
non troppo miserevole, è come uno di quei pranzi
nei quali già ci si sazia cibandosi degli avanzi
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