Separatismo da comete gemelle
divise da memorie parallele
le loro scie scomposte e prive di rugiada
affondano dove la carne è più tenera
e l'occhio non si muove
luce che incanta e mette a sedere
ognuno dove si trova
anche se volesse dire prendere la pioggia
lasceremo che si bagni l'anima fino all'osso
per paura di peccare
ti riconsegnerò questo mio cuore
e tu lo porterai altrove
lontano dal mio petto bucato
per farne motore di nuovi avvenimenti
col favore delle distanze
che aggiustano la vista e i pensieri
e sanno dare a ogni dolore
misura e dimensione
perchè tremo perchè tremi?
quanta paura fa una parola
non dirla mai e conta i petali
senza strappare il fiore dalla terra
basta piegarsi e non indugiare oltre
ti aspetta a braccia aperte
il verde del prato così docile alle ginocchia
da risultare vile ad uno sguardo distratto
ma tutta la sua forza si cela in un pugno d'erba
che il vento sposta senza mai cavarlo via
la mia Luna preferita compirà la scelta ardita
d'illuminarci il viso mentre preghiamo
che qualcuna paghi il riscatto
per la mia dignità ferita
sconvolte dal non aver ricevuto risposta
le mani scioglieranno la loro presa
tornando nella posizione di partenza
lungo i fianchi intirizziti
perchè perdere ha il sapore di un frutto reciso
prima del tempo
prematuro come i nostri addii.
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