Pubblicato il 17/05/2009 00:35:57
Prima che vi dedichiate a questo breve pensiero, vorrei fare una premessa. Ho sempre scritto, forse cercando di apparire più grande di quel che sono, abituata a sentirmi dire cose tipo:-Sei una ragazza, davvero TROPPO matura.- Beh, per questa volta, senza abbandonare il mio stile, ho deciso di scendere dai tacchi a spillo della mia mente e mettermi a fantasticare un po'sui poster della mia stanza. Con la speranza di un apprezzamento anche se queste righe saranno scritte con la coscienza di una sedicenne che prova a rimanere ancorata alla propria età.
Mentre scrivo queste parole sento salire in me qualcosa di sconosciuto. Non lo sentite anche voi? Un formicolio, un bruciore nel petto. Ora sto posando falangi consumate sulla tastiera, quando in realtà vorrei usarle per sfiorare le tue labbra, il tuo viso ruvido di barba, le tue mani ingiallite dal fumo. Una ragazzina fra miloni e milioni di donne, che venderebbero l'anima anche solo per stringerti la mano. Sì, una sola ragazzina, che è costretta a tenersi dentro un inspiegabile quanto enorme amore per paura di dar fastidio. Chiunque direbbe che è solo follia, ma per me basta davvero un tuo respiro rallentato nell' esitazione di una frase non così scontata, un sorriso che tenti invano di nascondere. é così, proprio come dicesti tu, anche se per lavoro: "Sono un altro sballato in un mondo di sballati" Io, così ritrosa e così ricolma di sentimenti. Il continuo sentore di dover scoppiare. Voglio troppo, voglio troppo poco. é come se al posto delle dita avessi delle lame. Non posso abbracciartl, lo vedi?! Questa volta il terrore di ferirti non può essere sopraffatto. è come se fossi quella mescalina troppo costosa che persino tu non puoi permetterti. Sono quel buonsenso che tu, da bravo capitano, non mostrerai mai alla tua ciurma. Eppure vorrei essere quell'ultima sigaretta che conservi gelosamente nel tuo contenitore in argento quando in realtà sono solo quel denso fumo che passa per la tua bocca, ma che poi svanisce nel nulla, diventando parte di un mondo che non comprende. Vorrei essere quel liquore ambrato che sazia la tua ingordigia bagnando la tua lingua secca. In realtà sono quel bicchiere in cristallo che sfiorerai una volta lasciato il bar Metafore senza senso? Io non credo sapete. E mi sento dire:-Passerà vedrai. é una fase che attraversano tutti gli adolescenti.- No, mi spiace. E se così fosse voglio prendere fiato e buttar fuori l'aria. nascondere in viso nel cuscino mordermi le labbra come se ognuno di questi gesti lo stessi compiendo tu. Basta, spreco tempo. Parole perse in un vento solo mio
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 10 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giulia Tubili, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|