Pubblicato il 16/05/2009 16:51:52
Sullo sfondo di una montagna di fuoco una ballerina danza sulla sabbia d’argento, le sue mani raccontano storie struggenti di terre arse dal sole e dal vento. I suoi piedi sollevano polvere in cerchio dissacrando, leggeri, antichi tormenti. L’agitarsi sinuoso dei fianchi di donna concede il ristoro e rifonde la quiete e, gettati all’indietro i capelli di mula, l’invito si unisce al piacere di un urlo. E corre veloce nel regno dei morti e al ritorno del viaggio, ferita e graffiata, siede beata al centro del mondo bevendo catini di acqua, languendo in lamenti. Luce di luna le illumina il viso e gli occhi di miele guardano intorno, permeando di resina le rocce di tufo. Piange ridendo la ballerina armena e con il solo gesto della mano stanca richiama dal buio il canto del silenzio per addolcire in quella notte di danza il profilo inquieto di una luna piena.
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