Pubblicato il 16/05/2013 16:41:46
LAS HIPÓTESIS DE NADIE
Puede ser el viento. La página en blanco. Puede ser. Puede ser el que viene Borrado por la lluvia. Ahora recuerdo a un hombre ciego Una dulce tarde de Friburgo. Iba solo por la nieve Con una sonrisa de beatitud Y un bastón tan blanco como los copos. Cruzó a mi lado sin verme: Yo era su Nadie, Un fantasma en ese reino luminoso. Puede ocurrir que seamos Los ciegos de Nadie. Nadie acaso sea el viento Que abre las ventanas con golpes sin acordes Para hacernos hablar en la lengua del sueño. Puede ser quien dejó Para siempre un abrigo abandonado En la percha del café, Un abrigo como bandera del vacío Que desaparece un día, como su dueño. Puede ser el que nunca fue, El que nunca será, El que se cansó de haber sido. Quizá sea en el país de los desaparecidos El único aparecido que llamamos fantasma, El que pone a traquear Las escaleras en la noche O tumba una sartén en la cocina, El que cambia de sitio a los cubiertos Que no logramos encontrar, El ladrón de lejanías. Puede ser el viajero de sí, El nómada de sí mismo. Ha ejercido oficios a destiempo: Arrastra papeles en la calle solitaria, Lleva diarios atrasados De un extremo a otro de la ciudad, Trae un olor de extramuros a su centro, Rasga los carteles del cine de ayer, Hace partir los trenes Con sólo sonar una campana. Puede ser el viento. La página en blanco. Puede ser.
da Las hipótesis de nadie, 2005
***
LE IPOTESI DI NESSUNO
Può essere il vento. La pagina in bianco. Può essere. Può essere colui che viene cancellato dalla pioggia. Ora ricordo un uomo cieco un dolce pomeriggio a Friburgo. Vagava solo nella neve con un sorriso di beatitudine e un bastone tanto bianco quanto i fiocchi. Passò accanto a me senza vedermi. Io ero il suo Nessuno. Un fantasma in quel regno luminoso. Può succedere che siamo i ciechi di Nessuno. Nessuno forse è il vento che apre le finestre con colpi senza armonia per farci parlare nella lingua del sogno. Può essere uno che lasciò per sempre il suo cappotto scordato sulla gruccia del caffè, un cappotto come una bandiera del vuoto che scompare un giorno, come il suo padrone. Può essere colui che non è mai stato. Colui che non sarà mai, colui che si stancò di essere stato. Forse sarà nel paese degli scomparsi l'unico apparso che chiamiamo fantasma, quello che fa scricchiolare le scale nella notte o fa cadere un tegame in cucina, quello che sposta le posate che poi non troviamo più, il ladro delle lontananze. Può essere il viaggiatore di se stesso, il nomade di se stesso. Ha fatto diversi mestieri fuori tempo: trascina carte nella via solitaria, porta giornali arretrati da una parte all'altra della città, porta un odore da fuori le mura nel suo centro, strappa le locandine del cinema di ieri, fa partire i treni soltanto con il suono di una campana. Può essere il vento. La pagina in bianco. Può essere.
http://www.filidaquilone.it/num009canfield.html
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