Pubblicato il 04/08/2013 21:37:05
Abbiamo tutti chi più chi meno, imparato a masticare l'inno con fiere mandibole. Un docente di filosofia provò a dimostrarmi nel corso di un liceo violento che il nostro inno era provinciale ma io non gli credetti, nell'illusione che l'Azienda Italia avrebbe affrontato, come sul Piave, ogni assalto nemico. Ora che i fratelli sono divisi e si gettano al massacro con ferocia, senza raziocinio o pietà, osservo il tricolore, lercio e molle che trasuda l'afa di mezza estate, chiedendo vaticini al morto Mameli, soffocato dalla polvere del Verano che danza intorno a chi, pare, fu un eroe.
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