L'ultimo sospiro le scolorì dalle labbra
come voce che s'allontana
tra una folla bagnata da pioggia improvvisa
prima di andare in quella parte di universo
dove le fosse più facile leccarsi le ferite
i passi svelti le caviglie sottili
il modulato remoto del seno in petto
ballare come fosse in quel vortice
il segreto di tutto il respirare femminile
non si dischiuse però ad un cenno qualsiasi
troppo intenta ad accudire la processione del sangue
che lento coagulava a raccolta le sue piastrine
per dedicarmi un'occhiata di striscio
a me gli occhi please
da farne gemme per collari stretti in gola
impedire a qualsiasi parola di uscire
perchè il dolore si riduca all'osso
che morderò più tardi nel ricordo
che uno schiaffo abbia potuto fare tanto
nella solitudine della mia cuccia
o sotto un ponte a calcolare quant'acqua è passata
prima che sia diventato lecito sfiorare una donna
non con una rosa
ma non me ne pento
sono uno studente troppo cattivo per chiedere perdono
e un tradimento così feroce
merita un segno dei tempi a circonciderlo
perchè ciascuno mandi a memoria qualcosa
fermarsi finchè si è in tempo
prima che la verità estratta con la forza
ci inondi e pregiudichi il ritorno
a una vita tranquilla
il balsamo dei suoi baci regalato ad altra bocca
il suo fiore schiuso in languido abbandono
sotto i colpi incessanti di un alito straniero
non posso sopportare immagini
che preludano allo scambio di fluidi
mi rende più debole di quello che sono
questo non le posso perdonare
più che la violazione di un patto di sangue
in una storia d'amore
di chi è la colpa è tua la colpa non è mia la colpa
basta che ce ne sia una da far scontare
posso farti del male è questo il mio limite
e tutto diventa possibile
per questo non t'inseguo
ho paura di quello che potrei farti ancora
l'incantesimo è rotto per sempre
un brutto modo per dirsi addio
ma la mente non si ferma
sui carboni ardenti degli infiniti motivi
continua a stridere tra le fiamme
scissa in tuo e mio tu ed io.
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