Pubblicato il 19/07/2013 16:00:51
Solitario va il mio passo verso sera tra i sentieri baciati dall’ombra nel silenzio della faggeta.
Il ruscello con sereno mormorìo accompagna i pensieri nella serale malinconia e l’inquietudine di un giorno qualunque acquieta.
Un’estate fa sul medesimo sentiero eravamo tu ed io. nella stagione che dietro a sé lasciò cenere e nostalgia librandosi poi, come rondine rimpianta, sulle ali dell’elegia.
E vago assorta e senza meta verso il fitto crinale ove il tuo respiro lontano è la mia ombra. Anche tu lo sai: incontrai l’uomo, amai il poeta.
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