A Claudia degli alberi
Ieri ho incontrato la donna
del bosco - senza radici -
non calza che pelle di vene
ai piedi conduce una pigna
e una ventata improvvisa
-un'eco di grazia elementale-
per fare rayuela al pendio
determinata a reggere il tempo
di quello che Vede nel fondo
Si racconta al Paese
che corra la notte
con gli alberi. E' muta
se domandi il suo nome
ti apre le braccia
come volare. ma insieme
inchina una spalla sul fianco
e veloce ritorna. con l'altra
più scarna
leggermente in ritardo
rimane
ferma a un sussulto
-a pena contrario-
donando la simmetria
che manca dell'altra.
Se poco comprendi
di claudicanza
nel buio di un gesto
posa a terra la mano
come lasciarti una storia
e svanisce tra i rami severa
nella sua corsa. perfetta
sembra parlare con l'anima
di "Claudia degli alberi"
del fianco ferito
di un cervo. nel sole
tra la lingua e la gola
D'amore l'll muto rituale
dall'uno all'altro versante
in tormento
da qui si sente. e a ogni ora
è un boato che torna
ostinato
come nell'albero il ramo.
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