Era la stessa notte, prima luce
della tua poesia , di un soffio
quando mia madre entrò nel sonno
per morire ancora E ancora. Ho pianto
ai piedi del mondo. di quest'uomo
al mio risveglio
nello stesso sogno che prosegue
ti ho incontrato
-dove fu semplice morire-
tra le lettere e il vuoto
fora per gli occhi la stanza
nell'atto di cogliere il volto
al richiamo del buio incessante
un Sonar Innesca le voci
laddove la fede è protetta
nei segni,
nell'abisso d'amore, la madre
tortura che pulsa nelle nostre radici
sta ferma
a ricevere luce. guardando
fisso nel cuore del sole
Suo Figlio
partire. nella parte di me
che Rimane
Ti tocco piano nel Vuoto
Originario
Completamente aperto
Nel buio della voce
Nella Maternità di Dio
Ti riconosco
l'll segno .. ...
Nel volto delle acque
Che ogni notte lascia
Bagnando lentamente
L'll sogno
aspettando che entri
La Felicitá
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