Marca nello sguardo il limite
che ci fa chiari da parte a parte
ogni volta per bere Qualcosa in più
che guardarsi intorno Un passo in più.
Si alimentava fresco come una cripta
il fluttuare della devozione
curvando il capo l’atmosfera
a respirare di sofferenze antichissime
contraccambiando il volto
una figura sola. Qualcosa di centrale
mandata dalla natura in tocco lieve
contro la luce – sostanza A dorso bianco –
ne usciva improvvisa, per poca vita,segreta
nella veglia lucida
tornava in silenzio vedente
Buio pesto accucciato al letto fatto di linee,
di lana dai riflessi viola –in prova d’esistenza-
sostiene il mio pensiero -Dura così poco
la tua Assenza- come mantra ti ripeto
ostinato loop di sete mi divori Mi guarisce.
Sei ad un solo passo. Vai per poesie tremante
di paura Innamorata davanti alla montagna:
-“Rimani col sole alle spalle a soffiare”-
Angelo provvisorio che muove la mano
che chiamo magia Nascosta fusione
fin sulla lingua cura il fruscio
-bevanda pura-
sulla carta a dargli forma il viaggio
arriverebbe in cima Come fosse un contatto
che muti, se ogni voce parla,
ci rende gonfi di gioia
Oltre ogni cosa veduta
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