Posai lo sguardo è fu come cadere nel vuoto
di mia riscossa feci un lampo
luce nello scivolo degli occhi
a ricomporre l'immagine del dialogo
trascorsi il tempo sospeso dei ricordi
le parole che non conosco
provengono da dimensioni parallele
lo stimolo a leggerne di nuove ad ascoltarle
un ponte tra due mondi di diverse grandezze
non c'è mestiere che tenga lontano dai guai
non c'è prigione che chiuda davvero tutte le porte
nel seminterrato del mio cuore
provo a non morire coltivando delle rose
di volta in volta mi pungo con le spine
per avere certezza del sangue
le cose vanno come devono andare
a credere ad un destino dispotico
io resto chiuso in casa osservo gli abitanti passare
di questo pianeta estraneo.
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