Di che hai bisogno
niente più di questo
un piano che suoni
intorno i colori del bosco
lei che ti dica aspetta
voglio mostrarti un posto
una ragione buona per andare
a conoscere un nuovo mondo
un passaggio di rondini
non troppo lontano dal suolo
il suono che gonfia l'aria
con dei bassi profondi
un piano ben orchestrato
per dar battaglia
al resto della ciurma e poi
in vena tutta quella parte della chimica
che non t'hanno fatto studiare a scuola
una goccia ancora attraversa la mucosa
e poi si vola
le luci del palco un angelo nero
senza commozione in abiti lucidi
si lascia ammaccare gli argini della voce
da chitarre elettrificate incendiate dalla recente conquista
di nuove note fresche di bucato
bagliori blu squarciano il tempio
e il posto dove hai voluto portarmi sei tu
privata delle consegne dispotiche a regole
che differiscono dai luoghi di applicazione
le mistiche delle tue dita
sono preludi di altri abissi
la mia pelle sconosciuta
conosce la ferita che rimargina
sotto sguardi dispiaciuti
per la brevità del calvario
inventiamo dei passi che vadano a tempo
non duro un attimo di più
ma prova a metterti nei miei panni
ho la fede che mi basta
ad arrivare al bancone per un'altra vodka
sale di volume è un invito a ballare
e tu non te lo fai dire due volte
ondeggi i capelli s'incollano ai seni
alla parte di carne che regali agli occhi degli altri
dura un attimo il pensiero che sia mia
poi tutto vacilla si squaglia ancora
comincia a colare come trucco dalla faccia
questa realtà artificiale
qualcosa cambia altra gente intorno che si agita
cerco con tutte le forze che non ho
di tenerla lontana da te
ma non ce la faccio precipito
trascinato in basso da un vortice
poi nel buio con l'effetto voluto
parte piano la canzone per cui in molti sono venuti qui
un delirio che viene da lontano
prendimi trattienimi è qualcosa di personale ormai
se mi lasci adesso da solo nella bolgia
mi avrai sulla coscienza per l'inferno che verrà
e mi stringi e cantiamo insieme i versi che ci ricordiamo
la tua memoria di ferro è un invito a strafare
l'eccitazione mi fa perdere il controllo
chiudo gli occhi ma sono io a svanire
mi basta sapere che è tua la voce
che ridendo mi dice smettila di saltare così
o ti farai venire un infarto
e riesco a pensare soltanto che ti amo
e non sono ancora morto.
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