Cercare. Eppure il busto
inclina ancora la vecchietta
entrando in chiesa,
e il mendicante curvo
a tendere la mano
nel gesto offerto all'aria -
ancora muto, spera.
La madre china sul bambino
che le saltella accanto,
non si scioglierà dal quella mano.
E' pena il saperli già perduti -
oltrepassando trame di squittii
sempre più fievoli,
oltre il Pifferaio che li inganna,
oltre il fiume che inghiottiva il danno -
fin dentro la caverna
dove il buio prima era la luce
che suono di campane prometteva.
Sospesi a fili tremano vibrando -
soffioni in altri nidi.
E porte si chiudono su porte -
sbattono riflessi col ritmo delle ali,
si alzano e si abbassano le stirpi
sommerse in un battere di ciglia.
Sorge già in ombra un viso
dal chiarore, cade dallo zenith
che univa due fulgori,
affonda in sua notturna brace.
Scendono semi sulle strade,
altari verdi a sostenere
il cielo - la sera che trabocca
di pietà, nel viola la nasconde.
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