Pubblicato il 16/05/2013 17:30:58
Cammino randagia
nella città gremita
dove il vento rotola foglie
e mi segue come cane fedele
quanto il passo procura affanno
e la quiete approda
sulla panchina
di un parco nascosto
campagna dei passeri.
Vita sfamate da briciole perse,
scrollate da bocche, da umano coprire,
da mani che intingono
e gettano semi
di scorsa, consunta vita.
Vago è l'approccio
con il concreto vivere,
dividere il pasto
con occhio di servo segugio
legato al guinzaglio,
muso di frugato addio.
Sguardo di bontà,
lingua umida
d'intesa gratitudine,
dita baciate
da inumano affetto,
tu che soggiochi amarezza
sogni la fuga
e ti abbassi a servile carezza.
Paola Cecconello
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