ECCE HOMO
Io sono l’uomo
che hai ricavato dal nulla
l’impronta
che hai dato alla polvere
perché un alito caldo, fecondasse
di vita, questo corpo esanime.
Sono l’apostolo che ti ha tradito
il figlio estraneo
che ogni giorno, cresci.
L’opposto, della tua destra
un oscuro riflesso
sul mio lato sinistro… ecco
chi io sono
l’uomo, che pur tendendo l’arco
dello sguardo, non ti vede
colui che dispera, ragionando
l’incomprensione dell’esistere
in compagnia della morte
e porgendo l’orecchio
ancora non ti sente, al suo fianco.
Ciò che perennemente, sono
è quanto sarò, e fui… l’uomo
null’altro che uno schizzo
mosso dallo spazio, e indefinito
nel tempo.
10/07/11
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