I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Ecce homo
ECCE HOMO
Io sono l’uomo
che hai ricavato dal nulla
l’impronta
che hai dato alla polvere
perché un alito caldo, fecondasse
di vita, questo corpo esanime.
Sono l’apostolo che ti ha tradito
il figlio estraneo
che ogni giorno, cresci.
L’opposto, della tua destra
un oscuro riflesso
sul mio lato sinistro… ecco
chi io sono
l’uomo, che pur tendendo l’arco
dello sguardo, non ti vede
colui che dispera, ragionando
l’incomprensione dell’esistere
in compagnia della morte
e porgendo l’orecchio
ancora non ti sente, al suo fianco.
Ciò che perennemente, sono
è quanto sarò, e fui… l’uomo
null’altro che uno schizzo
mosso dallo spazio, e indefinito
nel tempo.
10/07/11
Id: 20484 Data: 16/05/2013 00:23:16
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Nulla di unidentità
NULLA DI UN’IDENTITA’
Disperdere chi sono
in quest’abisso
in ogni traccia
in ogni segno… in tutto
e dove s’incrociano il destino
e Dio
piangere
l’anonimato del mondo
cominciando da me
che nel confondere l’immagine
della giustizia
con la caricatura
che ne hanno fatto i miseri
entro nel loro gioco
senza saperlo… ne volerlo.
E siamo talmente tanti, qui
che nessuno si muove
siamo talmente stretti
che appena… si respira.
Tutti uguali
a dimenticarci del passato
a perderci… dentro un futuro
disabitato e spoglio
e tra le informazioni di manovra
il chiasso… cancellarci, piano
cancellarci
soli
numerati in fronte
ed etichettati, alla schiena
nel desolante grigiore
di un presente
che già potrebbe dichiararsi; nulla.
10/06/11
Id: 20479 Data: 15/05/2013 17:35:00
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Poesia sintetica
POESIA SINTETICA
Non è così facile
riassumersi agli altri
in queste poche righe!
Io, sono nell’incompiuto delle mie sculture
nella pittura
con cui la tela si lascia trasfigurare docile
sono nei versi incompresi della mia poesia
tanto, da sfuggire allo specchio
di qualsiasi casa
come all’aspetto, di una qualsiasi foto
tanto... da ritrovarmi solamente
in fondo agli occhi santi
di chi mi accetta così
ciò che rimane
ad esibirsi, fuori
altro
non è che lo scarto
di quanto avrei potuto essere
e fare… se avessi avuto la pace.
15/05/13
Id: 20478 Data: 15/05/2013 17:13:08
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Queste non sono stelle
“QUESTE NON SONO STELLE”
Della stella che portate
nessuno di voi, è la luce
ma l’arma radente, il laser
che punta dritto
dal cuore delle masse… ai pupi
ed è quello che siamo
senza coscienza, di esserlo
quello che saremo
convinti di “pensare”
al ragionare di opinioni vostre!
Ma all’impietoso incedere
del più rigido inverno
quando cadremo spogli
delle nostre facce
come fa l’albero nudo
voi ci rivestirete
con l’uniforme del nulla
perchè dell’ “altro”, ognuno
sia la sua esatta copia
snaturati così
alle radici dell’essere
secondo questi miseri schemi
persino l’universo, da noi
si ritrarrebbe muto
per questo, si è svuotata la vita
sento allontanarsi, il mondo!
Per questo, spedite e cupe
le nostre stelle incalzano!
Ma io, voglio guardare
il loro inganno in faccia
forse… il mio pupo
quest’oggi si alzerà col tuo
a denunciare il cielo
forse… stavolta grideranno
-“queste non sono stelle”- insieme
smascherandovi tutti!
Dunque resterò qui, a guardare
resterò qui, a sperare in quanti
nella coscienza di un uomo
torneranno alla propria pelle
lasciando decomporre, un pupo
nella fossa ancora calda
dell’orma, che uno di noi
si è finalmente ripresa
03/07/12
Id: 20387 Data: 11/05/2013 01:14:09
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Non essere, qui
NON ESSERE, QUI Scendo per sprofondare e morire al crollo, di polverose rovine dove ogni mia certezza è dubbia: “cosa, ho mai scelto di quello che ho pensato e quanto, ho mai condiviso di quello che professo e faccio?” Per questo delle illusioni che vivo, temo il loro aspetto più solido! Come del mio convincimento d’essere altro, non sento che fatue e fragili credenze, d’altri! 10/12/11
Id: 20386 Data: 11/05/2013 01:07:37
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Il nome
IL NOME
Non è mio
questo respiro senza pace
come non è mio, lo sguardo
che pur se non si posa… scruta
mio non è il sole
che prendo
ne la pelle
che ho bagnato al fiume
dei miei fitti pensieri
solo le emozioni
posseggono
ciò che di me è rimasto
ciò che ho spogliato
e consumato dell’animo
al fumo
di un destino
che griderà l’assenza
ed evocando
di quest’identità recisa
il nome…
che non mi corrisponde più
sentire, della presenza che porto
tutto, l’antico vuoto… di sempre.
05/10/11
Id: 20385 Data: 11/05/2013 00:59:02
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E coś amarti
E COSI’ AMARTI
Gridare, ciò che provo al mondo
vergognandomi del mio vicino
è patologica necessità
condanna
che spacca in mille pezzi
l’interiorità, segretamente schiusa
la vigorosa fragilità del dire
legata e sottoposta, all’essere
e nella sua collisione col tutto
sciogliere di ogni pienezza… il cuore
e così amarti
alle contraddittorie invocazioni dell’io
così… gettarmi oltre la sponda, a prenderti
quando scarica, quest’onda spumerà
riportando la tua conchiglia a me
qui, dove fradice e invisibili
si stendono le mie parole al sole
sempre rivivere
la solitaria assenza, dell’esistere
nel dramma di parlarci
oltre, questa porta chiusa.
06/07/12
Id: 20384 Data: 11/05/2013 00:50:58
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Nelle parole
NELLE PAROLE
A volte un uomo
è tutto nelle sue parole
ma dentro questi mondi…è solo
a vaneggiare come un folle
con il tormento di raccontarsi agli altri
quando scossi i velari arrossati
di un tramonto… un po’ più umido
griderà del proprio spirito ai venti
quando questi
sembreranno disperdere ogni sua parola
oltre i confini del cielo… allora
allo sfumare della loro forma
le parole, torneranno a stupirci!
Molte si frantumeranno
come brandelli vitrei sbattuti dallo scirocco
altre, si sfiniranno d’ubriacatura
nel disordinato altalenare della risacca
fino a sciogliersi
poche risaliranno l’oblio
fino all’iridescenza dell’alba
e quando la maggior parte di esse
sprofonderà
dove nemmeno spira la rassegnazione
il poeta morirà con loro
penetrando l’abisso di cimiteri bui
per l’inutilità dei giorni a venire
quando al massificato spreco
di tanto fiato
l’uomopoeta, patirà il digiuno
e dell’amore
tutti, avremo ancora più fame.
10/12/12
Id: 20333 Data: 07/05/2013 18:15:47
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