Pubblicato il 14/05/2013 16:14:32
La mia pelle odora di morte, adagiata su carni putride in stanze senza sole è orfana di aria che asciuga. Innumerevoli acque lavano via l'inesistenza non risolvendo il tanfo interiore di un corpo vivente che muore per mancanza di strada. La ricerca della perfezione è preda del tempo fuggente, il quotidiano appassire risalta senza tregua tra gli unguenti dell'apparenza. La mia pelle odora di tomba e vestita di indumenti culturali attende una resurrezione lenta.
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