E COSI’ AMARTI
Gridare, ciò che provo al mondo
vergognandomi del mio vicino
è patologica necessità
condanna
che spacca in mille pezzi
l’interiorità, segretamente schiusa
la vigorosa fragilità del dire
legata e sottoposta, all’essere
e nella sua collisione col tutto
sciogliere di ogni pienezza… il cuore
e così amarti
alle contraddittorie invocazioni dell’io
così… gettarmi oltre la sponda, a prenderti
quando scarica, quest’onda spumerà
riportando la tua conchiglia a me
qui, dove fradice e invisibili
si stendono le mie parole al sole
sempre rivivere
la solitaria assenza, dell’esistere
nel dramma di parlarci
oltre, questa porta chiusa.
06/07/12
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