Il nome nuovo
era già scritto
nell'aroma sulfureo della rena,
nell'eco vuota dei suoi spazi,
il suo destino era la cenere, è la diossina.
I nostri corpi
quando saremo morti.
(un'istantanea dalla forza icastica e versi incisivi, amari, come la realtà d'una città, quella di cui qui si legge la realtà, il destino, e.r.)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Enzo Rega, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.